Villa Pignatelli Cortes e il Museo delle carrozze

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Villa Pignatelli Cortes e il Museo delle carrozze

Sir Ferdinand Acton fu il primo proprietario della villa ottocentesca che si trova sulla Riviera di Chiaia al civico 200.

La sua struttura è un esempio di stile neoclassico con il suo parco molto ricco di vegetazione. Qui ha sede il Museo Principe Diego Aragona Pignatelli Cortés e il Museo delle Carrozze. Si trova a pochi passi dalla Villa Comunale di Napoli e poco distante dal mare.

In questa villa sono stati ricevuti i nobili ed i personaggi più in vista degli ultimi decenni del Settecento, fino a quando Maria Luisa Pelline, ormai vedova, nel 1841 vende la villa ad un esponente di una ricca famiglia di banchieri di Francoforte di origine ebraica, Carl Majer von Rothschild.

In questo periodo fu allestito il giardino e una palazzina a tre piani dove svolgere le attività finanziarie. Alla morte di Carl la villa va in eredità al secondogenito Adolph.

Nel 1867 Adolph dopo l’instaurarsi del Regno Borbonico ha venduto questa villa al principe Diego Aragona Pignatelli Cortes, tra i cui antenati ricordiamo Fernando Cortès, conquistatore del Messico e Antonio Pignatelli, che divenne papa con il nome di Innocenzo XII.

Più tardi la villa fu arricchita con una preziosa collezione di oggetti d’arte e abbellita con un fastoso mobilio. Nel 1955 la principessa, Rosa Fici dei duchi di Amalfi, moglie del nipote omonimo di Diego Pignatelli, dona la sua villa allo Stato per dare vita al Museo Diego Aragona Pignatelli Cortés.

All’interno potete visitare diversi ambienti a partire dal Salottino pompeiano, che è un piccolo gabinetto da toiletta a forma semicircolare, il Salotto verde, il salotto rosso, il salotto azzurro, la sala da ballo, la biblioteca, la sala da pranzo, la veranda neoclassica ci mostra uno scorcio del giardino.

Nella sala da pranzo possiamo vedere la tavola imbandita con piatti decorati con figure di uccelli, uno diverso dall’altro, sono di manifattura Bonneval di Limoges. I bicchieri di cristallo sono di produzione inglese con lo stemma della famiglia Pignatelli. E poi ancora orologi riccamente decorati, candelabri in bronzo dorato, e piatti che raffigurano costumi del Regno.

 Il salotto verde fa da raccordo tra la biblioteca e la sala da pranzo. Fra gli arredi uno scrittoio con alzata ornato con placche di porcellana di Sevres della fine dell’Ottocento, l’orologio in bronzo dorato. Nelle vetrine sono esposte diverse porcellane delle maggiori manifatture napoletane ed europee, tra cui La lavandaia, il Gentiluomo con marsina, la Scena galante con cagnolino della Real Fabbrica di Capodimonte. Appartengono al periodo ferdinandeo le Dame e il Candeliere decorato a fiorellini.

La Biblioteca era utilizzata come sala da biliardo e come fumoir nel periodo Acton. Nelle librerie sono conservati volumi di letteratura italiana e francese ed anche edizioni di pregio come la serie completa del Real Museo Borbonico.

Se ci avviciniamo alla sfarzosa veranda neoclassico osserviamo come l’architetto Pietro Valente si sia ispirato ai templi di Paestum. Sulla sua facciata posteriore, quella che guarda al giardino, possiamo ammirare una doppia fila di colonne in marmo bianco di Carrara che formano un portico chiuso.

Infine accediamo al Salotto rosso che è l’unico a conservare le decorazioni commissionate negli anni Cinquanta dal Carl Mayer von Rothschild. Ci sono stucchi bianchi e oro che sono stati posti successivamente dall’architetto Gaetano Genovese.

Sembra che davvero il tempo non sia passato, gli ambienti sono molto raffinati e l’atmosfera che si crea percorrendo tutti gli ambienti è davvero magica.

Curiosità e set cinematografici a Villa Pignatelli

Alcune scene della fiction Il commissario Ricciardi con Lino Guanciale sono stati girati all’interno di Villa Pignatelli, altre al Caffe Gambrinus, ma anche al Teatro Sannazzaro e presso Palazzo Reale.

Museo delle Carrozze

Usciti dalla villa, percorrendo una stradina in salita, possiamo arrivare al Museo delle carrozze, che si trova all’interno della palazzina Rothschild, ex scuderia che ospita 34 carrozze. Ci sono calessi di produzione italiana, inglese e francese della fine dell’800.

C’è anche una collezione di finimenti, morsi e fruste. Alcuni nobili europei hanno donato alla famiglia Pignatelli tutto quello che potrete ammirare.

Tra le tipologie di carrozze che possiamo vedere all’interno del Museo ci sono i modelli Hunting Break, che è un tipo di carrozza fatta in legno e molto pesante; il tipo break che deriva dal tipo Wagonette e veniva utilizzato per gite e uscite di famiglia; Phaeton di tipo sportivo con quattro ruote molto grandi; Mylord che veniva usata a Parigi e a Vienna, di solito di colore scuro e di dimensioni ridotte.

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