Castello Aragonese di Baia storie e come visitarlo

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Castello Aragonese di Baia storie e come visitarlo

Il Castello di Baia fu costruito sul palazzo dei Cesari, dal vicerè spagnolo Don Pedro de Toledo nella metà del XVI secolo per difendersi dalle invasioni saracene e turche con la sua mole quadrata.

Il Castello Aragonese di Baia martoriato negli anni

Le mura poderose, poggiano sul banco di roccia tufacea. Il castello fu danneggiato nel 1538 dall’eruzione di Monte Nuovo.

Baia si trova nei Campi Flegrei, oggi è comune di Bacoli, il suo nome deriva dal compagno di Ulisse, che morì qui e fu seppellito. Vi sorsero numerose ville, come quelle di Cesare, Pompeo, Mario e Cicerone.

Nel 1734 fu conteso dai borbonici e dalle truppe austriache che lo sottrassero ai Borboni. Il Castello fu danneggiato e poi restaurato e fortificato da Carlo di Borbone.

Una flotta inglese durante la Repubblica Partenopea tentò di strapparlo ai Francesi e ai repubblicani napoletani.

Nel 1887 passò prima sotto la Marina, poi sotto il Ministero degli Interni, ed infine la Difesa e divenne un orfanotrofio militare.

Il nucleo abitativo originario del castello si trovava nella parte più alta del promontorio, presso la Torre Tenaglia, il percorso che portava ad esso era protetto da altri tre ponti levatoi.

Particolare del Castello Aragonese di Baia

Visitare il Castello Aragonese di Baia

Attualmente il castello di Baia è aperto al pubblico ed è visitabile nelle sue tre aree dove sono stati collocati i reperti archeologici recuperati nei siti di Pozzuoli ed i ritrovamenti del Rione Terra sono stati sistemati nella sala al secondo piano.

Cuma prima colonia, Miseno dal quale sono stati rinvenuti frammenti dei calchi in gesso dell’epoca romana, posti nella Sala dei gessi datati tra il 1967 e il 1970 nel Sacello degli Augustali di Miseno.

Ci sono poi resti degli impianti termali ed idraulici, come Cento Camerelle, La Piscina Mirabilis e la Tomba di Agrippina.serapide

Nelle varie sale oltre a reperti giunti fino a noi quasi integri come La Tomba Osca Dipinta e varie statue e resti di opere pubbliche, vi sono ricostruzioni in scala ad esempio quella del Macellum, meglio conosciuto come Tempio di Serapide, dalla statua ritrovata nel sito, tuttora visibile ed in ottima conservazione.

Non abbiate fretta e godetevi questo viaggio nel tempo ripercorrendo la storia.

foto@Pietro espasian, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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